di Liborio Giuffrè
Il libro Dante e le scienze mediche di Liborio Giuffrè risulta ancora oggi, a distanza di quasi un secolo dalla sua prima pubblicazione (1924), insuperato, anzi, la materia trattata con grande perizia e cura risulta di una perenne attualità per ogni cultore operativo della conoscenza sacra, della quale Dante era certamente in possesso. La trattazione di Giuffrè non è limitata al tempo, perché riguarda la natura e la costituzione dell’uomo secondo la visione spirituale e religiosa che ne aveva Dante, perciò descrive qualcosa di immutabile e sempre valido nel tempo.
L’opera è unica nel suo genere, ed espone chiaramente quale sia il senso del corpo dell’uomo, delle sue parti anatomiche, quali sia la natura dell’anima, delle sue facoltà e delle sue operazioni e, specialmente, descrive le strette correlazioni che esistono fra l’anima e il corpo nell’uomo carnale. La spiegazione di queste correlazioni è funzionale all’opera di ascesi spirituale a cui Dante si è applicato nella sua vita e alla quale invita l’uomo.
La psicofisiologia unitaria esposta da Dante muove dalla situazione “infernale” dell’uomo, della quale si mostrano le particolari relazioni fra passioni, vizi e condizioni del corpo e viceversa, si passa alla situazione “purgatoria”, nella quale la purificazione dell’uomo dal peccato produce una relativa “purificazione” e un “riequilibrio” delle funzioni del corpo, fino a giungere alla situazione “paradisiaca”, nella quale, a fronte di una “divinizzazione” dell’anima, si ha una corrispondente trasfigurazione spiritualizzante della corporeità, la quale diviene essa stessa gloriosa come risultato finale dell’indiamento dell’anima.
Il libro di Giuffrè tratta della scienza medica sacra, che considera l’uomo nella sua interezza, nel suo senso religioso e nella sua destinazione escatologica, questa scienza è ormai scomparsa, per essere sostituita da una “scienza medica” che dell’uomo tratta solo il corpo dissacrato e spogliato del suo senso teofanico e della sua funzione religiosa.
pp. 216.,f.to 15×21 – 19,00 €
Sommario
PARTE I.
Le cognizioni che aveva Dante
su l’Anatomia e la Fisiologia generale dell’Uomo.
Capitolo I.
Delle dottrine sulla Costituzione dell’Universo e dell’Uomo (macro e microcosmo), dei filosofi e medici antichi (sino a Galeno), e particolarmente di quelle, che, più o meno modificate nel Medio Evo, furono seguite da Dante (§§ 1 e 2). Di alcuni particolari di tali dottrine: armonia e perfezione nella Costituzione dell’Universo e dell’Uomo; e correlazione tra l’una e l’altra (§§ 3 e 4).
Capitolo II.
Particolari dell’organizzazione del corpo umano: del sangue e dei suoi rapporti col fegato (Malattia di Maestro Adamo), e col cuore, col pneuma o spirito (in generale); sua distinzione in rosso bruno e rosso vermiglio (§§ 1 e 2). – Conformazione del cuore: lago e secretissima camera di esso; suo battito, calore e flammula (§ 3). – Ufficio del sangue per la nutrizione degli organi (§ 4), e per la riproduzione (§ 5).
Capitolo III.
Dell’anima nei suoi rapporti col sangue e col corpo in genere (§ 1). – Delle sue tre potenze, e dei suoi appetiti (§ 2). – Degli spiriti in genere, e della forza vitale (§ 3). – Sede ed operazioni o funzioni dello spirito naturale e dell’anima vegetativa (§ 4) e della generativa. – Teoria della generazione (§ 5). – Sede dello spirito animale. Anatomia del Cervello: sua alta camera, ecc. (§ 6). – Operazioni dello spirito animale, e della rispettiva anima sensitiva (e motrice). Accesso di epilessia (§ 7). – Sede dell’anima sensitiva (e della razionale). Funzioni del cervello in genere (§ 8). – Sede ed operazioni dello spirito vitale (§ 9) e dell’anima razionale (§ 10). – Natura dei rapporti che l’anima razionale e tutta l’anima in genere (nell’insieme delle sue tre potenze) ha col corpo (§11).
Capitolo IV.
Riassunto generale delle principali credenze e dottrine, professate da Dante sulla organizzazione (§§ 1 e 2), – e sul funzionamento dell’organismo umano (§§ 3 e 4) – Era Dante medico? (§ 5).
PARTE II.
L’espressione organica delle passioni nella poesia di Dante.
Capitolo I
Dottrina delle passioni dell’Anima: loro rapporto cogli appetiti di essa (§ 1), col cuore, col calore innato e sua flammula (§ 2); ed in particolare di alcune: amore, gioia, dolore, ecc. (§ 3). – Antagonismo tra cuore e cervello (§ 4).
Capitolo II.
Fenomenologia degli stati emotivi gravi: tramortimento (§ 1), sincope e sonno morboso (§ 2), rapimento, trasfigurazione o estasi (§ 3), smarrimento (§ 4).
Capitolo III.
Fenomenologia degli stati emotivi meno gravi, in generale (§ 1). Tremori diversi (§ 2). – Tremore del Cuore, delle vene e dei polsi, del sangue e degli spiriti (§§ 3-4). – Spiegazione di esso e conclusione (§ 5).
Capitolo IV.
Altre manifestazioni emotive da parte della vita organica: struggimento, schianto del Cuore (§1); pallore e rossore, trascoloramento (§ 2); angoscia, sudore, arricciarsi dei peli, ecc. (§ 3).
Capitolo V.
Attitudini e gesti in genere (§ 1), ed in particolare di saluto, di indicazione, di conforto, riverenza, preghiera, affetto (abbracci e baci) (§ 2). – Espressione dei vari sentimenti di Farinata: (di grandezza, alterigia, sdegno, ecc,) e di Dante (d’ira, sdegno, terrore, tenerezza) (§ 3); – di meraviglia, noncuranza, pigrizia, pusillanimità, dolore e pentimento, timidità, preoccupazione e sconforto, ecc. (§§ 4 e 5).
Capitolo VI 105
Espressioni emotive da parte degli occhi e della bocca (§ 1). – Degli occhi soli (§ 2). – Della bocca (§ 3).
Capitolo VII.
Della Voce e delle sue diverse espressioni negli stati emotivi; Generalità; natura corporea e spirituale della parola (§ 1). – Sua formazione nella gola (§ 2). – Suo carattere individuale (§ 3). e sue modificazioni secondo l’età (voci puerili) (§ 4), e secondo i vari stati dell’anima (§ 5). – Conclusione (§ 6).
Capitolo VIII.
Riassunto dei Capitoli precedenti (§1). – Conclusione: sulla dottrina psico-fisiologica delle Passioni, professata da Dante, e sulla perfetta corrispondenza con essa delle sue mirabili descrizioni degli stati emotivi (§ 2).
PARTE III.
Le suesposte credenze e dottrine professate da Dante nella
Storia del pensiero scientifico e filosofico.
Capitolo I.
Necessità di conoscere le suesposte credenze e dottrine di Dante per la piena intelligenza del pensiero di lui e del linguaggio con cui l’esprime (§ 1). – Errori di alcuni commentatori e poeti (§§ 2, 3).
Capitolo II.
Posto che spetta a quelle credenze e dottrine nella Storia del pensiero scientifico e filosofico (§ 1). – Ed in particolare a quelle sulla Anatomia e Fisiologia dell’Uomo (§ 2), – al principio di finalità; alle dottrine (dal punto di vista fisiologico) sull’Anima e sugli spiriti (§ 3); – a quelle sulla sede di essa (§ 4); – sulle sue passioni (§ 5); – e natura (§ 6); – a quelle sulla Costituzione dell’Universo (§ 7); – sull’anima di esso, su Dio (§ 8); – sulla corrispondenza tra Costituzione dell’Universo e dell’Uomo (§ 9).
Capitolo III
Stretto legame tra Scienza e Filosofia (§ 1). – Condizione del loro progresso; monito di Galileo (§ 2). – Fusione dell’una e dell’altra nel Genio sovrano di Dante (§ 3).
Note
Bibliografia