
“…ricordare le gesta del più grande popolo del mondo…” (Livio)
Questa opera va considerata come un tributo amoroso all’Augusto Eterno e alla Divina Madre Roma, omnia terrarvm alvmna.
In essa viene trattata l’arcana natura di Roma, il suo Mistero e la sua Missione, definendo così anche la funzione dell’Italia, del Popolo Romano-Italiano e dell’uomo chiamato a costituire la perfezione della Salute Pubblica nell’Orbe.
Tutta la trattazione fonda su una prospettiva metafisica integrale ed un esoterismo di carattere assoluto, assumendo una posizione integralmente tradizionale, che vede Roma e il suo Mistero collocati nell’Unità Trascendente delle Religioni tradizionali, nell’accordo dei loro misteri e delle loro funzioni.
La Roma di cui il testo tratta è in primis la Roma trascendente, eterna e misterica, stante al di là della manifestazione contingente e temporale della Dea nella grande civiltà imperiale divina.
Servendosi della comparazione delle religioni e delle civiltà tradizionali, la trattazione si colloca continuamente nel contesto universale della Religione Divina Eterna, nella disposizione della Provvidenza Assoluta e nel quadro dell’Escatologia Integrale.
L’intento è quello di riattualizzare la presenza della Sapienza Divina Eterna e, allo stesso tempo, mettere a fuoco la sua espressione nella Sapienza Divina Romana, la quale è stata costituita per dare atto all’ultima teofania integrale del Regno Divino sulla terra e per compiere una funzione messianica integrale, volta al Sommo Bene dell’intera umanità.
di L.M.A. Viola