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In dialogo con le religioni • 3
Le basi per la costituzione della pace universale suprema Una differenza radicale sussiste tra le posizioni pseudouniversali e quelle di coloro che fondano la loro opera sull’Universalità Assoluta dell’Essere Divino Integrale, essi non combattono per sopprimere una forma religiosa e affermarne un’altra, ma per far risplendere la Verità Suprema informale che trascende tutte le verità religiose particolari. L’opera religiosa universale integrale garantisce la libertà religiosa perfetta secondo l’applicazione del Diritto Divino Assoluto, in tal modo viene attuata la concordia trascendente delle religioni nella Pace Divina Suprema. La mutilazione o l’eliminazione a priori dell’Unità Trascendente delle Religioni, e poi del senso strutturale e funzionale delle stesse religioni, determina l’incomprensione dell’essenza delle molteplici forme spirituali, a partire dal loro esoterismo essenziale. Questa operazione genera la chiusura nell’universalismo religioso particolare, a causa della quale si assolutizza il relativo, sia esso di tipo exoterico o esoterico, senza integrarlo adeguatamente nell’esoterismo universale assoluto che trascende ogni relatività. Le posizioni religiose che rifiutano l’integrazione nell’unità trascendente da cui procedono, sviluppano necessariamente universalismi conflittuali che non conducono alla concordanza superiore e alla Pace Universale Suprema. Al contrario, l’azione universalistica produce una contesa indefinita, caratterizzata dal tentativo continuo di imporre una religione particolare, che si sostituisce al Principio