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La Fides e la Pietas
Enea è perfetto nella fides, attraverso l’elevazione alla divinizzazione perfetta ha avuto accesso agli Arcana Fatorvm, così il suo animo si è risolto nel Dio Principiale ed è divenuto perfettamente impassibile rispetto ad ogni modificazione contingente. Statuita la perfetta identità con la Volontà Divina, Enea affronta ogni evento assegnato nella maniera più magnanima e perfetta possibile. Fino a quando non si ha la piena conoscenza dei Fata Iovis, l’animo conserva un limite, permane nell’incertezza, deve essere disposto verso il Padre degli Dei secondo retto timore razionale. Anche la Madre Venvs non conosce l’integralità del Fatvm, l’unico che lo comprende integralmente e lo trascende è Ivpiter, le linee parziali del Fato sono rette da divinità che dipendono da Dio Padre, come la Dea Venere, la Dea Giunone, le cui funzioni sembrano in contraddizione e in contrasto fra loro, ma in realtà mirano sempre al Bene Universale ultimo. Quando Enea giunge alla perfezione dell’apoteosi consegue la piena conoscenza del Fato, una volta che ha integrato la sua mens nella Mens di Dio, vede tutto nella onniscienza divina, ogni oscurità, ogni limite, ogni distinzione dei suoi atti individuali, rispetto all’atto unitario ed eterno della Provvidenza Divina, sono risolti. Enea mostra la fides divina