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L’ascesi nella libertà e il conseguimento della liberazione
A partire dalla retta presa di coscienza della sua subordinazione ontologica, della sua dipendenza causale e della sua libertà relativa, il soggetto può dare avvio al superamento della soggezione a determinazioni limitative e inferiori dell’essere. Attraverso l’ascesa conoscitiva che attualizza gradi di virtvs crescenti, l’animo trascende le condizioni limitative a cui è stato soggetto a causa della catabasi, così s’innalza a stati ontologici superiori, fino all’attualizzazione dell’essenza della sua individuazione. Giunto a questo punto potrà procedere poi al di sopra della stessa essenza individuale, nella realizzazione degli stati sovraindividuali dell’Essere, per attingere prima l’identità con l’Essere Intelligibile e poi, infine, l’Identità Suprema con l’Uno stesso, al di sopra dell’essenza e di ogni conoscenza determinata. È nella liberazione perfetta da ogni relazione ed eteronomia che si può parlare di ciò che è effettivamente e completamente autarchico, dunque perfettamente libero, di ciò che è legge a se stesso. L’ascesi porta l’ente ad attualizzare l’identità con la sua ragione essenziale, che coincide con la sua natura principiale e, allo stesso tempo, con il suo atto finale, nel caso giunga all’attuazione dell’Identità Suprema l’ente si svela nel Sovra-Ente, che coincide con l’atto puro dell’Essere e dunque con l’Atto Integrale Indeterminato in cui sussistono tutti