e la realizzazione del suo bene   È a fare principio dalla costituzione del vincolo di natura che si costituisce la religio come obligatio, come obbligazione giuridica divina necessaria. Abbiamo visto quale sia la natura del ivs e come sia fondato sulla ragione essenziale di ogni ente, perciò per ogni ente essere buono equivale ad essere in atto conformemente alla propria natura. Ne consegue che, nella misura in cui un ente si attua secondo natura, compie ciò che è ivstvs e, allo stesso tempo, attua il suo bene. Dunque l’atto conforme a natura è misurato, determinato, vincolato dall’essenza dell’ente, alla cui lex intrinseca tutto il soggetto è ob-ligatvs. Perciò fra l’essenza dell’ente e l’essere buono vi è una relazione ontologica vincolante immodificabile che, allo stesso tempo, è un vincolo giuridico, una obligatio di ivstitia, per cui l’atto di esistenza dell’ente nel ivs non può che essere legato all’essenza identitaria dell’ente. L’atto veramente buono, la vita veramente buona, per un dato ente, è fondata su un’obbligazione di giustizia, a cui egli è tenuto a corrispondere in quanto debitor, in special modo l’animo deve assolvere un officivm di giustizia, che è fondato, necessariamente, nell’essere suo proprio e perciò specificamente in Dio. L’obligamentvm



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