Che ruolo hanno nella società iperconsumistica coloro i quali non raggiungono lo standard per essere considerati dei veri “cittadini” iperconsumatori? I meno abbienti, per non dire dei poveri o di coloro che sono considerati dei barboni, in una società iperconsumistica sono “inutili”, persino “dannosi”, perciò, o sono considerati come una presenza indesiderata, o diventano qualcosa da recuperare al sistema iperconsumistico. La carità, la compassione, o qualsiasi altro elemento “assistenziale”, anche avente un carattere ateo e profano, come la solidarietà o le politiche sociali degli stati socialisti o comunisti, finalizzate a dare a tutti lo stesso beneficio del lavoro e la disposizione dei beni fondamentali dell’esistenza biologica dell’uomo, sono stati ormai abbandonati. Per affrontare il “fastidio” della povertà e della mancanza di lavoro sono stati trovati nuovi stratagemmi, come ad esempio “il reddito di cittadinanza”, non bisogna lasciare tanti individui senza soldi da spendere, altrimenti svolgono una funzione parassitaria nella società, non producono, non comprano e sono solo un peso improduttivo, e, specialmente, non consumano. Perciò le nuove “soluzioni razionali” ai problemi umani sono condizionati dall’ottica iperconsumistica, quindi non hanno niente di morale, né tanto meno di religioso. Per colmare il divario che permane sempre fra il soggetto che ha una



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