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L’uomo virtuoso e la pietas
La pietas può essere esercitata solo da uomini virtuosi preparati da una precisa formazione religiosa Per la sua specifica natura di virtvs, la pietas può essere esercitata solo da animi virtuosi qualificati, in possesso della sapientia, della conoscenza del Ivs divinvm, del Ivs sacrvm, del Ivs hvmanvm. Il possesso della sapientia è associato alla sanctitas, ovvero alla scientia colendorvm deorvm[1]. A livello pubblico sono i Sacerdotes Pvblici Popvli Romani, riuniti nell’Ordo Sacerdotvm, a svolgere gli uffici religiosi pro salvte popvli, mentre a livello privato è il Pater Gentis o il Pater Familias a svolgere la funzione di ministro del culto privato, pro salvte gentis o familias. In entrambi i casi, i soggetti officianti possiedono un’autorità religiosa precisa, costituita con l’iter privato della formazione religiosa gentilizia o con l’iter pubblico che qualifica per l’esercizio del sacerdozio civile. Nessuno può arrogarsi uno statuto sacerdotale che non possiede[2], occorre rispettare la prassi che qualifica nella retta amministrazione dei sacra, tutti gli atti temerari sono severamente puniti dalla legge e dagli Dei. Ogni atto di pietas deve essere stato formato attraverso un’educazione religiosa precisa, inoltre, quanto si compie deve essere “autorizzato”, talora va accompagnato e diretto dalla sorveglianza di un religioso superiore autorevole. Ciò