
Errori e limiti nella interpretazione della vera natura della religione e dei suoi rapporti con l’iniziazione in Guénon, Evola, Kremmerz e nel tradizionalismo
L.M.A. Viola
La situazione generale di degrado a cui è soggetta la presente umanità, a causa della sua catabasi, peggiora di giorno in giorno, per via del progressivo abbandono della religione e della condotta conforme alla misura divina, l’uomo si è completamente smarrito, perciò la confusione ormai si diffonde in tutti i domini della società atea. L’uomo è un essere che ha una natura religiosa ed è stato costituito per la religione, ma oggi non è più religioso, e nemmeno sa più che cosa sia la religione. Ogni buona azione che si voglia compiere nei confronti dell’uomo, deve avere come scopo primario la ricostituzione del suo stato religioso e di quello della società in cui vive, ma molti indirizzi tendono a sviare ed ingannare l’uomo circa la natura e la dinamica della religione, dalla “scienza della religione” al neospiritualismo, ma anche un certo “tradizionalismo” ed un certo “ermetismo”. L’inganno che viene perpetrato tende a creare sviamento e confusione, oltreché insuperbimento e titanismo, aggravando così una situazione che è allo stremo, il problema dell’ateismo investe innanzitutto i giovani, ma interessa ormai tutte le fasce di età.
A fianco del radicale ateismo, oggi si è diffuso in modo particolare un “titanismo esoterista” che diviene ogni giorno sempre più esasperato e volto a generare confusione e disorientamento nei confronti della retta conoscenza della religione. L’uomo deve acquisire una corretta cognizione della natura della religione tradizionale a partire dalla presa di coscienza di ciò che implicano la costituzione divina della religione, il suo carattere sovrannaturale, il senso della sua intera struttura, il senso del suo fine e quanto occorre compiere affinché l’uomo diventi religioso, si integri nella vita religiosa e persegua la sua realizzazione attraverso di essa. Anche diversi “tradizionalisti” come René Guénon e Julius Evola hanno contribuito a diffondere una concezione della religione, e dei suoi rapporti con l’iniziazione, limitata e sviante, confondendo le persone che si sono affidate ai loro scritti.
Nel presente libro vengono esaminati diversi grossolani errori, ed anche capovolgimenti di senso, che si producono quando si vuole trattare di cose che non si conoscono adeguatamente, come la religione tradizionale, alterazioni che, nel campo della religione, sono ormai diffuse da secoli. A partire dal senso stesso di Religione, Tradizione, Iniziazione la confusione regna sovrana, per cui è necessario svolgere un’approfondita analisi di diversi fenomeni spiritualistici, pseudoreligiosi o pseudoiniziatici, irregolari, per distinguerli da quelli, ormai pochissimi, che hanno ancora qualche regolarità. La confusione comincia già quando si tratta di definire il campo della metafisica e quello della teologia, per cui è fondamentale acquisire una corretta cognizione della natura della religione tradizionale e di tutti gli elementi che consentono di trovare un adeguato ricollegamento alle tradizioni spirituali autentiche, solo nelle quali esiste la perfetta integrazione armonica di essoterismo ed esoterismo, così come la possibilità di sviluppare in modo integrale la realizzazione dell’uomo, a partire dai suoi fondamenti fino alla sua perfezione universale integrale.
pp. 144, f.to 15×21 – 15,00 €
Sommario
Parte prima